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Dodeci
Corde, Tre Voci
Omaggio
alle Pitture di Danza
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Programma:
Mario
Castelnuovo Tedesco
(1895
- 1968)
Capriccio
diabolico
Ricardo
Piacentini
(1958)
Nove
favole del Re Spiro
Voci:
Sonia Grandis e Tiziana
Scandaletti
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Programma:
Silvano
Bussotti
(1931)
Ultima
Rara
Bruno
Maderna
(1920-1973)
Serenata
per un Satellite
Sergio
Sorrentino
(1983)
Ballo
della Pacchiana
Taranta
Ninna Nonna
Saltarella
Franco
Cavallone
(1957)
Dance
Scenes
Carlo
Rebora
(1973)
Canti
intreccati
Fabro
Cifarello - Ciardi
(1960)
Balone
a quattro
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Sentieri
d'innovazione:
oltre la memoria delle tradizioni
in
collaborazione con: Istituto per i Beni Marionettisti
e il Teatro Popolare, UNIMA Japan, UNIMA Italia e Comune
di Grugliasco
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre
Sabato
8 Ottobre 2016 ore 16:30
L'incontro
si replicherà a Roma
al Teatro Villa Pamphilj
Martedi
11 ottobre ore 11.00
in collaborazione con UNIMA Italia, Teatro Verde, Rete
Teatri in Comune di Roma Capitale, UNIMA Giappone, Istituto
per i Beni Matrionettistici e il Teatro Popolare.
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Incontro
aperto sulle tendenze del Teatro di Figura internazionale
Con
Yasuko Senda, Annette Dabs, John McCormick e Giovanni
Moretti.
Moderatore
Alfonso Cipolla
La meravigliosa diversità dell'ecosistema culturale denominato
Teatro di Figura, deriva non solo dalla pluralità di linguaggi,
ma dalla sua potente capacità di immediatezza universale
che rende questo teatro propenso a mille contaminazioni
e in perenne stato di potenziale cambiamento.
Quattro
osservatori d'eccezione, quattro testimoni di lungo corso,
lontani geograficamente e con approcci molto differenti
tra loro, incontreranno il pubblico di Incanti a Villa
Boriglione.

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PIP
Progetto Incanti Produce 2016
a
cura di Alberto Jona, Jenaro Melédrez Chas, con collaborazione
de l´Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro
Popolare
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PERIODO
UNICO:
dal 18 agosto al 3 settembre 2016. Creazione, messinscena
e prove
Presentazione
all'interno del programma di Incanti:
27 settembre 2016
(con il 24, 25 e 26 settembre di prove finali in teatro)
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direzione:
AGNES LIMBOS
Nata
a Huy, Agnès Limbos è autore , comediante, fait
la regie, e è professore de teatro. È fomndatore
della Compagnie Gare Centrale (1984) con quella a creato
spettacoli sviluppante una ricerca artistica del teatro
d´oggetti et ´attore- manipulatore
Fra viaggi e formazione per il teatro di giovani ha estento
suo guardo, sua tecnica e ha creato suo proprio modo di
fare teatro.
Partecipanti:
Carolina Arandia, Valentina Diana, Jakub Maksymov, Ann-Kristin
Mayr, Giulia Menegatti, Minako Mori, Alessandro Nosotti,
Alexandra Spyra
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ARRIVANO
DAL MARE 2016
Neo-nati
dalle Mani
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Gambettola
Centro Culturale Fellini
Sala Mostre
Dal
20 al 25 settembre
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Mostra
in collaborazione con Istituto per i Beni Marionettistici
e il Teatro Popolare di Grugliasco e del Museo La Casa
delle Marionette di Ravenna
la
mostra espone materiali rarissimi provenienti da diverse
collezioni e musei (primo fra tutti la “Casa delle Marionette”
di Ravenna). La mostra esibirà, per la prima volta assieme,
burattini dall’Ottocento ad oggi, che impersonano i “Neo-nati
dalle Mani”.
Sono i personaggi principali nati in Europa agli inizi
dell’Ottocento (e che continuano a nascere anche oggi)
nelle baracche dei burattinai, assieme alle nuove storie
e alle nuove epopee contemporanee. Da Fagiolino, a Guignol,
a Sganapino, a Bargnocla, a Areste Paganos, a Pirù, ecc.
Si tratta ovviamente di una campionatura, seppure ricca
e variegata, che non ha pretese di esaustività. Mettere
sullo stesso piano burattini antichi e moderni può forse
apparire irriverente ai ferrei cultori della tradizione,
ma è una scelta programmatica e funzionale per evidenziare
la meraviglia di un “format”, di un meccanismo produttore
di spettacolo e di repertorio. Ciò permette inoltre di
recuperare una visione critica ed estetica sugli spettacoli
di burattini, incoraggiando il lavoro dei giovani burattinai
affinché non restino prigionieri di vecchi repertori,
ma si sentano liberi di osare nuove strade.“
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LA
QUADRATURA DEL CIRCO
Mostra di arte contemporanea a cura di Ivano Bardini
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre
dal
9 al 30 luglio
Inaugurazione sabato 9 luglio ore18,30
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Citta
di Grugliasco
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
ArteRes - Cirko Vertigo - Società Le Serre
In occasione del XV Festival Internazionale Sul Filo del
Circo, ArteRes in collaborazione con l'Istituto per i
Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, presenta un
progetto espositivo, La Quadratura del circo, che vuol
essere incontro divertito tra arte contemporanea e immaginario
circense.
Diciotto
sono gli artisti che hanno condiviso il progetto espositivo:
Elena Andretta, Toni Arch, Camilla Basanese, Aldo Basili,
Giusi Bergandi, Barbara Bertoncelli, Milvia Bortoluzzi,
Marina Carboni, Marco Ferrari, Silvestro Ferrero, Simona
Fiandri, Massimo Grassis, Rosanna La Spesa, Maria Cristina
Milazzo, Silvia Petitta, Mario Tonino, Laura Zilocchi,
Paola Zola.
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BURATTINI
ALLE SERRE
XI Rassegna di Teatro di Figura
Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre
Dal 19giugno al 10 luglio 2016
ore 17.30
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domenica
19 giugno
ore 17.30
La
vecchia soffitta (Torino)
Non aprire quella porta!
Storia dei caprettini e il lupo
Spettacolo
di burattini tradizionali, tratto dalla celebre favola
dei fratelli Grimm, in cui si racconta di un lupo che
cerca che cerca di entrare nella casette di Mamma Capra.
Premio Sipario d'Orba 2010
domenica
26 giugno
ore 17.30
Paolo
Sette (Milano)
Lo spazzacamino e la carota magica
Spettacolo
di burattini tradizionali, che porta in scena una farsa
classica dove il protagonista della storia è uno spazzacamino
in cerca di coraggio.
Premio
Europuppet FestiValsesia 2015
domenica
3 luglio
ore 17.30
La
vecchia soffitta (Torino)
Le penne dell'Orco
Spettacolo
di burattini tradizionali tratto dalla fiaba italiana
L'orco con le penne raccolta da Italo Calvino. Si racconta
di un ragazzo, e delle sue tante avventure che gli capitano
per aiutare il re a guarire da una misteriosa malattia.
domenica
10 luglio
ore 17.30
Compagnia
Manigotes y Manifatos (Città del Messico),
Il Terribile Guerriero
Spettacolo
di pupazzi da tavolo tratto da una favola tradizionale
africana, dove i protagonisti sono gli animali della jungla
intenti a scoprire chi sia il misterioso guerriere che
si è introdotto nella tana della lepre Zacatuche.
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Ci
sara una volta
Mamme
Narranti
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre - Villa Boriglione
Giovedi 26 maggio 2016
dalle ore 17.00

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Ospiti:
Paolo Archjetti Maestri - YO Yo Mundi
Renzo Sicco - Assemblea Teatro
Silvano Antonelli - Stilema Unoteatro
Giovanni Moretti
e
Le Mamme Narranti
Programma:
Dalle
ore 17
Storie all ´Improviso con Andrea Calabretta
Visite guidate al Museo Gianduja
Laboratorio di burattini Storie di Carta con Il Teatro
Verde
Interventi del Circo Vertigo
Ore
18.30
Mamme Narranti - musica dal vivo dei Têtes de Bois
A seguire Merenda multietnica al Tramonto
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Peer
Gynt
dal
poema drammatico di Henrik Ibsen
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre - Chapiteau
Vertigo
Sabato 7 maggio 2016
Ore 21.00
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Ensemble
di Fiati dell'ISSM "Conservatorio Guido Cantelli" di Novara
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
Suite op. 46 e op. 55 di Edvard Grieg
Elaborazione e trascrizione per fiati di Giuseppe Gregori
Drammaturgia
di Alfonso Cipolla
Giovanni
Moretti Voce recitante
Ilaria
Introini - ottavino,
Michele Pignolo, Ilaria Torricelli, Alisa Veliu - flauti
Sergio Cuffaro, Kingsley Mandrino - oboi
Chiara Palenzona - corno inglese
Anthony Marotta, Vittoria Ecclesia, Daniele D'Ambra, Agnese
Berzero - clarinetti Consuelo Luiza - clarinetto basso
Sofia Colliard, Giangiacomo Sala - fagotti
Gianmarco Canato - controfagotto
Giuseppe
Gregori, direttore
Tutto
nasce nell'antro del Re della montagna. Peer Gynt, giovane
ladro di storie, giunge al bivio della propria esistenza.
O sceglierà di "essere se stesso" e quindi di diventare
uomo responsabile, oppure deciderà di "badare a se stesso",
imbestialendosi al pari di un troll, nell'anima se non
nell'aspetto. Quale via l'attende? Una non scelta. Perché
Peer Gynt, che vola nell'immaginazione a cavallo di renne
favolose, sa vivere solo di apparenza e spensieratezza.
Per
questo capolavoro di Henrik Ibsen, difficilmente rappresentabile
data la sua monumentale architettura fantastica, Edvard
Grieg compose nel 1874 le musiche di scena, poi rielaborate
nelle due celeberrime suite che qui si presentano nella
versione per Ensemble di fiati, accompagnate dalla voce
recitante di Giovanni Moretti.
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L´INNOCENCE
DE L ´HUMOUR
IL CLOWN DELLA FINE DEL XIX SECOLO
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre
sabato
2 - domenica 3 aprile 2016
ore 16.00 - ore 19.00
visite
guidate ogni 20 minuti
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Istituto
per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
Circovertigo
un'esposizione
di manifesti e fotografie pubblicitarie d'epoca di artisti
di circo e del varietà oltre che di clown della fine del
diciannovesimo secolo curata e commentata da Joanna Bassi,
personaggio d'eccellenza del panorama internazionale del
teatro popolare e comico con un passato da artista circense
insieme ai genitori e al fratello Leo con il quale negli
anni Settanta decise di dare una svolta alla propria carriera
e al linguaggio artistico per dedicarsi al teatro di strada
e alla regia.
La presentazione prevede la proiezione di "fotografie
viventi" del 1897 dei Fratelli Lumière, sei brevi filmati
(messi a disposizione dall'associazione dei Fratelli Lumière)
contenenti le prime immagini animate di clown, antenati
della famiglia Bassi. I documenti esposti sono descritti
e commentati da Joanna Bassi, in un'atmosfera "innocente
e clownesca" in tema con i documenti proposti tratti dagli
archivi storici della famiglia Bassi.
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L'AIDA
È SERVITA
da Giuseppe Verdi
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Torino
Casa Teatro Ragazzi e Giovani Sala Piccola
Giovedì
14 aprile ore 12.30 e 15.30

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Il
Dottor Bostik
Con
Dino Arru (animatore),
Raffaele Arru (animatore),
Oliviero Pari (basso),
Laura Scotti (soprano),
Andrea Turchetto e Francesco Cavaliere (pianoforte)
drammaturgia Alfonso Cipolla
Regia Alfonso Cipolla
Consulenza
storica Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro
Popolare
Ricondurre
Aida dalle tavole dei palcoscenici dei maggiori teatri del
mondo alla misura di un semplice tavolo è una scommessa
ardita, ma non irriverente: è una scommessa che vuol essere
festosa, all'insegna di un approccio giocoso e non paludato
con l'opera lirica. Il tavolo su cui prende vita la memoria
del capolavoro verdiano è quello di un ristorante, dove
tre avventori ingannano l'attesa delle portate che tardano
ad arrivare trastullandosi con bottiglie, caraffe, bicchieri
e quant'altro. Inseguendo le seduzioni del canto, i vari
oggetti assemblati si trasformeranno nei protagonisti della
storia: il Faraone, il Gran sacerdote Ramfis, la principessa
Amneris, il generale Radames e naturalmente la schiava Aida
e suo padre Amonasro, re degli Etiopi.
Partendo da un approccio fortemente ludico e stravolgendo
il finale tragico lo spettacolo mescola le potenzialità
del moderno teatro di figura con quelle del melodramma,
in un gioco serrato dove due cantanti lirici e due animatori
daranno vita alla contrastata storia d'amore di Aida e Radames
che prenderà visivamente corpo sulla scena grazie alla forza
allusiva di oggetti e pupazzi. Attraverso lo straniamento
antinaturalistico proprio del teatro di figura e del canto
lirico, i temi centrali e attualissimi dell'opera verdiana
- come l'amore capace di ergersi al di sopra di ogni conflitto
etnico oppure la cecità dell'intolleranza religiosa - possono
essere riproposti come spunti
più
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GMM
2015 Gruliasco
racconto fotografico di Alessandra Volpi
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Fabbrica
del Vapore di Milano
sabato 19 e domenica 20 marzo
dalle ore 10 alle 19
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Un
progetto per Unima Italia dell'Istituto per i Beni Marionettistici
e il Teatro Popolare in collaborazione con Controluce
Teatro d'Ombre
Il
racconto fotografico della Giornata Mondiale della Marionetta
2015 a Grugliasco in mostra alla Giornata Mondiale della
Marionetta 2016 a Milano
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POLITIKABARETT
dal Collettivo Teatrale a "I Nuovi Gobbi" (1970 -1984)
mostra
a cura di Giovanni Moretti
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre
dal
4 al 13 marzo 2016
Inaugurazione 4 marzo - ore 18
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Regione
Piemonte - Città di Grugliasco - Istituto per i Beni Marionettistici
e il Teatro Popolare
Perché
organizzare una mostra sull'attività di gruppo teatrale
di base?
Non
certo per autocelebrazione, quanto per tentare di raccontare
un'esperienza e soprattutto un periodo della storia culturale
e non del nostro Paese. Il Collettivo Teatrale "I Nuovi
Gobbi", già Collettivo Teatrale ARCI Torino, ha operato
tra gli anni 1970 e 1984. Formidabili quegli anni ha detto
qualcuno. Ma anche tragici. Anni di bombe, stragi, terrorismo,
depistaggi, la prima grande crisi energetica, l'inflazione,
gli scricchiolii dell'ormai agonizzante boom economico.
Fatti e atti che oscurarono velocemente le speranze del
'68, le grandi lotte operaie e studentesche.
Di
questo hanno parlato i loro spettacoli. Teatro politico,
dirà qualcuno abituato a generalizzare. Sì e no. Teatro
di controinformazione, di disvelamento di tante, troppe,
zone oscure. Teatro che nasceva dai problemi delle fabbriche
e dei quartieri, ma che si sforzava di analizzarli in
maniera chiara e collettiva. Teatro che parlava anche
di cultura e lo faceva nelle strade e nelle piazze come
nei teatri. Un teatro concepito come "strumento politico"
e non "strumento della politica", come acutamente rilevato
da Ruggero Bianchi su "Arte e Società" (giugno-luglio
1975).
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Pulcinell
´Arte
50
opere dalla collezione di Emilio Gargioni
a cura di Alfonso Cipolla
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Grugliasco
Villa Boriglione - Parco Culturale Le Serre
dal
19 al 28 febbraio 2016

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Regione
Piemonte - Città di Grugliasco
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
Attini Arte - Unima Italia - Magica Torino - Società Le
Serre
Tutto
nasce dall'amicizia con Lele Luzzati. Era il 1995, Emilio
Gargioni, raffinatissimo collezionista d'arte sui generis,
vanta una strepitosa raccolta di "Rinoceronti" dipinti
da artisti di tutto il mondo. Luzzati, con un guizzo di
sberleffo e di ironia, gliene disegna uno sormontato da
un Pulcinellino condottiero. È il germe di una nuova passione,
anch'essa irrefrenabile.Gargioni,
con antenne da gallerista, inizia letteralmente a tallonare
pittori famosi e giovani talentuosi, chiedendo loro di
reinterpretare la maschera partenopea a proprio estro,
meglio se in chiave grottesca.
Ma una vera collezione per essere tale deve possedere
una peculiarità che la renda esclusiva. E così Gargioni
ha imposto il formato dell'opera: tavolette rigorosamente
di 20 centimetri per 25. In vent'anni ha raggiunto l'incredibile
numero di cinquecentocinquanta opere, per dar vita a una
fantasmagorica quanto inimmaginabile galleria pulcinellesca.
La mostra che qui si presenta, non è un estratto della
raccolta, un fior da fiore, ma raggruppa invece cinquanta
opere hors collection, i fuori formato dipinti da quegli
artisti per cui quei 20 x 25 risultavano troppo stretti
e limitanti.
Saranno
esposti dipinti di: Camilla Ancilotto, Roberta Angeletti,
Franco Balan, Helga Bansch, Marco Barucci, Elena Brandi,
Haider Bucar, Roberto Catani, Michail Chemiakin, Giuliano
Costa, Marta Czok, David Dalla Venezia, Michele D'Agostino,
Paolo D'Altan, Alexander Daniloff, Riccardo Foletti, Saverio
Galdo, Gargoyle, Armeen Gasparian, Milton Glaser, Alessandro
Kokocinski, Walter Mac Mazzieri, Francesco Masci, Mibramig,
Roger Olmos, Daria Palotti, Giancarla Parisi, Valeria
Petrone, Lila Prapp, Giorgio Ramella, Fabrizio Riccardi,
Enrico Robusti, Michelangelo Rossino, Ber Rudolf, Kinga
Rofusz, Massimo Sardi, Antonio Sciacca, Ettore Sobrero,
Normanno Soscia, Stefanin, Yurkovich.
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compagnia
Bruno Niemen
Il nostro vecchio popolo di legno
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Vercelli,
Museo Leone
Via Verdi 50
3ß
gennaio - 21 febraio
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Vercelli
culla un vero e proprio PATRIMONIO CULTURALE DELL’UMANITÀ
rappresentato dal burattinaio Bruno Eliseo Niemen (l’ultimo
grande burattinaio tradizionale del Piemonte, uno degli
ultimi in Italia). Bruno è un testimone vivente di 7 generazioni
dedicate all'arte del teatro di figura.
Il
progetto ha conseguito L’ALTO PATROCINIO DELL’ UNESCO
e i patrocini del Consiglio Regionale del Piemonte e del
Comune di Vercelli;
È
LA PRIMA VOLTA CHE UNA ESPRESSIONE CULTURALE INTERAMENTE
VERCELLESE CONSEGUE UN TALE RICONOSCIMENTO.
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