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LIBRI DI FIGURA
INTORNO INCANTI 2013
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Torino
Casa del teatro ragazzi e Giovani
Caffeteria
Giovedi
03. 10 - ore 20.00



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All´ombra
dell´uomo della montagna
di Rosa Mogliasso
illustrazioni di Cora De Maria
ed. Salani
La
figura di Gulliver dalla pagina stampata entra nel mondo
delle ombre grazie alle parole di Rosa Mogliasso, alla
musica di Bruno Moretti ed a Controluce per ritornare
ad essere parola illustrata nel libro.
Spettacolo
ad Incanti 2013, 05 ottobre
Berta
è scappata
di Fernando Marchiori
ed. Titivillus
Una
storia di amicizia, di sentimenti e di solidarità
in una Gorizia ancora divisa delle frontiere tra l´Europa
dell ´Est e dell ´Ovest.
Spettacolo
a seguire
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I
Tesori dei Niemen
Le storie che non si raccontano più
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Olcenengo
- Sala Polivalente
27 settembre al 6 ottobre
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Comune
di Olcenengo - Il Gran Teatro dei Burattini dei Fratelli
Niemen - Istituto Per i Beni Marionettistici e il Teatro
Popolare - Le Città del Riso - CNP
la
mostra "i Tesori dei Niemen": burattini, fondali,
manifesti, copioni racconta 150 anni di spettacoli della
più longa compagnia di burattinai del Piemonte ancora
pienamente in attività.
I
Niemen, antica famiglia circense radicatasi in Piemonte,
sono gli ultimi continuatori di quello che un tempo era
indicato come il trattenimento del Gianduja. Da oltre
150 anni i Niemen portano in
scena un repertorio pressoché inalterato, in cui Gianduja
assume un ruolo determinante e risolutore.
Seguendo gli spostamenti di Eliseo Bruno, che con il suo
"Gran Teatro dei Burattini dei Fratelli Niemen" gira ancora
capillarmente il Piemonte e la riviera ligure, è possibile
imbattersi in rappresentazioni che sono veri e propri
reperti, come La storia d'la vaca rusa, ovvero Gianduja
guardiano del cimitero di Costantinopoli. Si tratta della
testimonianza diretta di come gli spettacoli di burattini
in tempi ancora relativamente recenti fossero rivolti
all'intera comunità, senza l'attuale distinzione tra pubblico
adulto e bambini.
L'aneddotica vuole che i Niemen siano originari dei territori
della Bielorussia e della Lituania. La memoria di famiglia,
tramandata oralmente, racconta come il primo dei Niemen
fosse stato un giullare alla corte dello zar, e che avesse
assunto quel nome prendendolo a prestito dal fiume Niemen
che attraversa quelle regioni, sfociando nel Mar Baltico.
La grande famiglia Niemen è composta da burattinai, giostrai,
circensi e artisti di varietà: artisti girovaghi, legati
agli spettacoli di piazza. La pluralità dei mestieri esercitati
è scelta inevitabile, dato che i Niemen sono numerosissimi
e stringono molteplici legami di parentela con altre famiglie
circensi: i Medini, i De Bianchi, i Caveagna, i Gerardi,
i Casertelli, i Togni...
Da
perfetti conoscitori della "piazza", i Niemen hanno saputo
all'occorrenza mettere in scena spettacoli con burattini
o marionette (anche contemporaneamente in un'unica baracca),
inventare numeri per il circo oppure, in mancanza d'altro
agivano come saltimbanchi nelle osterie, o come narratori
nelle stalle dove la gente si radunava la sera per ascoltare
storie fantastiche, che altro non erano poi che i copioni
del loro repertorio raccontati.
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Burattini
alle Serre
VIII Rassegna di Teatro di Figura
30
Giugno - 21 Luglio 2013
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Grugliasco
Parco
Culturale Le Serre
via Tiziano Lanza, 31
Ingresso
Libero
Domenica
30 Giugno - ore 17,30

Domenica
7. luglio - ore 17,30

Domenica
14. luglio - ore 17.30

Domenica 21 luglio - ore 21,30

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Regione
Piemonte
Citta' Di Grugliasco
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
in collaborazione con Oltreilponte Teatro
Compagnia
Arrivanodalmare!
GARIBALDI
FU FERITO
con Sganapino aspirante patriota
dramma
per fulèsta, burattini e organo di Barberìa
di e con Sergio Diotti e Stefano Giunchi
Compagnia
la Bagatella
Le
Guaratelle di Pulcinella
Di e con Luca Ronga
Scene e burattini di Brina Babini
Le
guaratelle sono l ´antica arte die burattini napoletani.
Luca Ronga è considerato uno dei più interessanti interpreti
di Pulcinella, vincendo premi e ricognoscimenti nazionali
e internazionali. Usa la pivetta (strumento che si pone
nel palato del burattinaio) di sicura e arcaica origine
orientale. Interprete brevi e animate scene ritmiche che
vedano Pulcinella alle prese con antagonista: il guappo,
il cane, la morte…. I dialoghi e i movimenti, ricchi
di fraintendimento e assurdità, rendono lo spettacolo
surreale e poetico.
Compagnia
Il Gufobuffo
Saltapicchio
II
Di e con Eduardo Grasso
Lo
spettacolo è un carosello di brevi storie narrate con
suoni onomateici e linguaggi non verbali. Ci soono personaggi
che ballano e saltano, che volano e rotolano. Animali
fantastici e bizzari. Principi, principesse, ranocchi
e bruchi. Extraterrestri e dischi volanti.
Ma non è un circo, non è una fiaba, non è un altra pianeta,
è un …… Saltapicchio
Compagnia
Oltreilponte Teatro
LA
GATTA CENERENTOLA
Tutti
conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che
ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come
protagonista una bambina di nome Zezolla. Zezolla non
ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre,
ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta, anche a lei,
come a tutti, capita di commettere degli errori. Nonostante
queste differenze, anche Zezolla, come Cenerentola, cade
in disgrazia e viene segregata e disprezzata all'interno
della sua stessa famiglia. Queste avversità, per quanto
dure da sopportare, non sono però gratuite, anzi; trovarsi
a fronteggiarle la renderà forte e le darà fiducia in
se stessa. Così, poco a poco, Zezolla, il cui soprannome
è Gatta Cenerentola, per il suo andarsene randagia, sola
e selvatica, per le cucine, col volto sporco di cenere,
da fanciulla diventerà ragazza e poi adulta. Grazie al
sostegno delle fate dell'isola di Sardegna, Zezolla riuscirà
nel difficile compito di affrontare il mondo fuori dall'angusto
contesto familiare e a capire che anche se la sua vita
non può essere una fiaba, sarà, pur sempre, una bella
vita da vivere. Chissà che magari un giorno non sia proprio
lei, Zezolla, a raccontare una fiaba alla propria figlia,
perché, come era accaduto a lei, ne possa un giorno far
tesoro.
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L'ALBA DEL NARRARE
V edizione
25
marzo - 30 giugno 2013
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Moncalieri
Teatro Matteotti
Lunedì 25 marzo - ore 21
Grugliasco
Teatro
Le Serre, via Tiziano Lanza 31
25 Maggio 2013 - ore 21.00
Grugliasco
Chalet Allemand - Parco Le Serre
Venerdì 28 giugno ore 21

Grugliasco
Chalet Allemand - Parco Le Serre
Venerdì
28 giugno ore 22,30
Grugliasco
Parco Le Serre
Sabato
29 giugno ore 22,30
Grugliasco
Villa Boriglione Parco Le Serre
Domenica 30 giugno ore 17,30

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Città
di Grugliasco - Istituto per i Beni Marionettistici e
il Teatro Popolare - Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito
Regionale dello Spettacolo
L'alba
del narrare, non è né un festival né una rassegna teatrale.
Vuol essere un'occasione per rintracciare sopravvivenze
d'un teatro delle origini: un teatro che non sia spettacolo
fine a se stesso, ma accadimento, festa, parola che si
fa immagine e immagine che si fa parola; un teatro che
prima di tutto sia espressione di una comunità o di un
popolo di cui riflette la realtà tuffata nel meraviglioso
dell'immaginazione. Ma vuol essere anche un momento d'ascolto
di memorie sull'orlo dell'oblio, perché, come ricordava
Gian Renzo Morteo, il teatro è il recupero del passato,
messa in discussione del presente, progettazione del futuro.
PROGRAMMA
Macbeth
ovvero L'assassinio di Duncano Re di Scozia
con Gianduja maggiordomo e spaventato dagli Spiriti nella
Caverna d'Erinni
da un copione di Ariodante Monticelli
DON GIOVANNI
di Wolfgang Amadeus Mozart
Area
Teatro
Etna
storie popolari alle pendici del Vulcano
di e con Alessio Di Modica
I
vulcani sono gli ultimi posti di resistenza della terra
rispetto all'uomo, in cui la natura può affermarsi senza
esserne modificata. Ai piedi di un vulcano l'uomo può
solo accettarne la potenza e adattarsi alla precarietà
dettata da improvvisi risvegli. Ne deriva una simbiosi
che muta gli uomini in esseri soprannaturali al servizio
di Cifaro (Lucifero) o di Dio. Così nascono miti e leggende
nei paesini alle pendici del vulcano più grande d'Europa:
l'Etna, ritenuto per secoli la porta per l'Aldilà.
Le vicende dei personaggi vengono narrate attraverso l'arte
del Cunto siciliano, con fiato di fuoco e respiro di zolfo,
in uno scenario lunare di pietre laviche, all'ombra della
"Muntagna" che decide, che si risveglia, e "abbrucia"
e poi s'ammutolisce.
Compagnia
Marco Gobetti
di
1863-1992
Di Giovanni in oltre
Storia d'Italia e di persone
da Giovanni Corrao a Giovanni Falcone
di
H. Halubras
con Marco Gobetti
La
violenza usata con disinvoltura dai poteri forti dello
Stato - quegli stessi che dovrebbero essere garanti di
giustizia - segna il processo che porta all'unificazione
formale dell'Italia, dando luogo a una inquietante deriva
verso un sistema viziato e pericoloso: un'oligarchia che,
sotto la maschera di un'apparente legalità, infetta tuttora
i poteri dello Stato e agisce manipolando il diritto,
per perseguire interessi di parte e per ridurre intere
masse di cittadini all'ignavia culturale e politica.
Istituto
per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
in collaborazione con il Festival Arrivanodalmare!
LA
NOTTE DEI RACCONTI
con Delfina Arcostanzo, Laura Curino, Alessio Di Modica,
Sergio Diotti, Stefano Giunchi, Marco Gobetti, Giovanni
Moretti, Oliviero Pari, Nicola Stante, Claudio Zanotto
Contino e Geraldina La Sommaire, Elisabetta Zurigo;
azioni performative a cura degli artisti della Casa del
Circo
coordinati da Maura Sesia
Una
lunga notte dedicata alla narrazione popolare.
Disseminati nel Parco delle Serre, ai piedi di platani
plurisecolari o sotto il loggiato o sui terrazzi della
settecentesca Villa Boriglione, una dozzina di raccontatori
darà voce a storie antiche, inanellando memorie lontane
a suggestioni dell'oggi.
Il pubblico, libero di girovagare nel parco, si imbatterà
ora nell'uno ora nell'altro di questi narratori, ricevendone
in dono un racconto.
Ne nascerà una festa, e non solo uno spettacolo, dove
protagonisti sono la voglia di dire e il desiderio di
ascoltare.
Compagnia
Arrivanodalmare!
GARIBALDI
FU FERITO
con Sganapino aspirante patriota
dramma
per fulèsta, burattini e organo di Barberìa
di e con Sergio Diotti e Stefano Giunchi
riduzione musicale in cartoni forati M. Marco Gianotto
progetto e realizzazione dell'organo di Barberìa a cura
dell'Associazione Musica Meccanica Italiana
Attraverso
la figura del fulèsta (il raccontatore romagnolo) si rievocano
brani della avventurosa e appassionata vita di Garibaldi.
Nel racconto intervengono spesso i burattini con il loro
disincanto e la loro ribalderia. In particolare sarà Sganapino,
servo povero e incolto, ma dal cuore grande e generoso,
a giocare con la figura umana del raccontatore. Le musiche
a manovella incorniciano e sottolineano l'azione. L'epopea
eroica del Risorgimento stempera i toni e la retorica
nel racconto di storie di vita esemplari e nelle scene
dei burattini, con il loro linguaggio fatto di movimento,
comicità, ritmo e bastonate.
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DON GIOVANNI
di Wolfgang Amadeus Mozart
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25
Maggio 2013
ore 21.00
Grugliasco
Teatro
Le Serre, via Tiziano Lanza 31
Lo
spettacolo, realizzato nell'ambito de L'alba del narrare
V, è inserito nel cartellone della stagione Start.0 della
Città di Grugliasco.
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Istituto
per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
Architorti in collaborazione con Fondazione Piemonte dal
Vivo - Circuito Regionale dello Spettacolo e Musicampus
con Architorti: Efix Puleo - Federica Biribicchi (violini),
Elena Saccomandi (viola), Marco Robino (violoncello),
Roberto Bevilacqua (contrabbasso)
e con
Davide Pelissero - Don Giovanni
Giorgia Bertagni - Donna Elvira
Oliviero Giorgiutti - Leporello
Laura Giorcelli - Donna Anna
Oliviero Pari - Il Commendatore
Antonella Biondo - Zerlina Guida
all'opera e concezione - Alfonso Cipolla
Trasposizione e rielaborazione per quintetto d'archi -
Marco Robino
Questa
esecuzione del Don Giovanni di Mozart fa parte di un progetto
dell'Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
teso a recuperare la valenza più autenticamente popolare
del melodramma e si avvale della preziosa collaborazione
degli Architorti per la realizzazione, in una forma decisamente
originale e di grande fruibilità, di celebri opere liriche.
Il melodramma è una delle maggiori eccellenze italiane
nel mondo, le cui storie e le cui arie più celebri sono
state per lungo tempo un patrimonio collettivo fortemente
radicato anche nella cultura popolare. Solo in ordine
di tempo l'opera si è trasformata in uno spettacolo sempre
più elitario, e per molti versi proibitivo, seppure i
suoi elementi costitutivi (musica, canto, intreccio, personaggi,
sontuosità auditive e visive) siano ancora in grado di
accendere la meraviglia.
L'ipotesi
del progetto è quella di presentare lavori di alta qualità
musicale attraverso una leggerezza d'approccio. La parte
musicale è affidata alla sapienza degli Architorti che
hanno estratto dalla partitura fior da fiore, lasciando
inalterato lo spirito delle singole opere, pur operandone
una sintesi e una trasposizione per quintetto d'archi.
Il cast dei cantanti coinvolti si è venuto via via arricchendo,
trovando adesioni da parte di affermati professionisti
dalle indubbie capacità artistiche. A tenere insieme l'intreccio
e l'evoluzione della vicenda, sarà non tanto un narratore,
quanto piuttosto un "padrone di casa", capace di accogliere
il pubblico e di condurlo dentro l'opera, facendogli immaginare
ciò che la musica e il canto alludono.
La
parte più propriamente visiva e scenografica è affidata
all'impatto fortemente evocativo della ricca collezione
di scenografie storiche per teatri da camera conservata
dall'Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare.
Si tratta di scenografie prospettiche che riprendono le
suggestioni del grande repertorio dell'Ottocento: con
una particolare tecnica fotografica queste verranno proiettate
sulla scena, ricreando l'ambiente dell'opera. L'opera
si comporrà pertanto davanti agli occhi dello spettatore,
sollecitato nell'immaginazione attraverso una semplicità
avvolgente, capace di riconsegnare l'essenza di un capolavoro
nell'arco di un'ora e mezzo di spettacolo.
stampa
repubblica
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PIP Progetto Incanti Produce
2012
a cura di Alberto Jona, Jenaro Melédrez Chas, con collaborazione
di Trude Kranzl
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Grugliasco
(Torino)
Chalet Allemand
Parco Le Serre
Workshops
Primo periodo: dal 5 al 16 Agosto 2013. Creazione.
Secondo periodo: dal 9 al 18 Settembre 2013. Prove e allestimento.
Torino
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
Debutto
spettacolo: 1 Ottobre 2013



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Festival
Internazionale Incanti, in collaborazione con la Regione
Piemonte, il Comune di Grugliasco e l'Istituto per I Beni
Marionettistici e il Teatro Popolare
Il
PIP (Progetto INCANTI Produce) promuove ogni anno una
produzione speciale da includere nel programma della Rassegna
INCANTI, risultato di un laboratorio tenuto da direttori
ospiti di fama internazionale nel mondo del Teatro di
Figura.
L'edizione 2013 sarà diretta da Duda Paiva.
Duda
Paiva è un artista / coreografo rinomato per il suo
stile, le sue narrazioni audaci e il suo mondo fatto di
movimento, teatro di figura e musica. E' direttore artistico
della
DudaPaiva Company con sede in Olanda.
Nel 2012 ha ricevuto il Premio Hystrio come "Miglior
talento internazionale dell'anno".
THE
WEEDS PROJECT (Le Erbacce)
con Serena Crocco, Ariela Maggi, Nanouche Oriano,
Monica Varela Couto e con la participazione di Gabriel
Beddoes
Un gruppo di amici arriva in un giardino selvatico, dove
tutto è coperto da erbacce e mentre provano a lavorare
nel caos verde, queste iniziano a reagire e combattere.
Quasi soffocati, finalmente riescono a fuggire, per poi
tornare e trasformare il set naturale in un campo di battaglia.
L'uomo contro la natura rivela il suo potenziale distruttivo
e spirito di sopravvivenza. A partire da questa situazione
surreale, l'uomo affronta la propria viltà barbara ed
è costretto dalle erbacce, a prima vista inoffensive,
a lottare contro la propria natura. Combattendo, le erbacce
muteranno in diverse forme e si difenderanno dalla devastazione
umana.
Umoristico e visivamente inquietante, The Weeds Projects
porterà a guardare il proprio giardino con maggiore considerazione!
The
Weeds Projects è stato ideato dalla cantante lirica Fracesca
Lanza ed è diretto da Duda Paiva esclusivamente per Progetto
Incanti Produce 2013.
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Macbeth
ovvero L'assassinio di Duncano Re di Scozia
con Gianduja maggiordomo e spaventato dagli Spiriti nella
Caverna d'Erinni
da un copione di Ariodante Monticelli
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Moncalieri
Teatro Matteotti
Lunedì 25 marzo - ore 21
Per
le stagioni L'alba del Narrare e Parole d'Artista
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Con
Giovanni Moretti
Mauro Bernardi, Roberta Lanave, Leonardo Lidi, Christian
Mariotti La Rosa, Elena Serra, Jacopo Squizzato, Anna
Maria Troisi
Coordinamento
drammaturgico: Alfonso Cipolla
Luci: Francesco Dell'Elba
Cura: Elena Serra e Valter Malosti
"Ho
nominato, accennando alla formazione del tipo verdiano,
anche il teatro dei burattini: questo non è paradosso,
né irriverenza. La scuola ha una tendenza assurda: quella
di mandar a imparare solamente dai più consacrati e perfetti;
invece i maggiori si sono spesso collegati a esempi imprevedibili.
Shakespeare non ha imparato dalla tragedia greca, ma da
mediocri esperienze popolari. Dante apprende da oscuri
visionisti più che da Virgilio; Molière e Goldoni dalla
commedia improvvisa, non da Plauto né dal Cinquecento.
Ma il caso più singolare è appunto questo di Verdi. Lui
col suo enorme istinto ha saputo ricavare attegiamenti
fondamentali del suo spettacolo non già dal melodramma
dei suoi predecessori, ma dal teatro più nettamente popolare,
che è il teatro dei burattini".
Così scrive Massimo Bontempelli nel suo celebre discorso
su Verdi, pronunciato alla Fenice di Venezia il 2 febbraio
del 1941.
La
storia del melodramma e quello delle marionette si intrecciano
fin dalle loro origini. Non si tratta di un caso, dato
che l'incontro tra i due generi è insito nella loro natura.
Sia opera lirica che lo spettacolo marionettistico, infatti,
tendono a una trasfigurazione del reale attraverso l'esaltazione
del meraviglioso.
Il melodramma verdiano è paradigmatico da questo punto
di vista, non solo per le motivazioni di cui accenna Bontempelli,
ma che perché in quel tessuto fantastico le marionette
sono in grado di riconoscersi, trovando nuovi soggetti
per arricchire il loro repertorio. Non è certo un caso
che moltissime opere verdiane, quali ad esempio Otello,
La battaglia di Legnano, Aida, Trovatore, Giovanna d'Arco…
diventino immediatamente spettacoli di marionette di grande
successo. Il particolare il Macbeth, si trasformerà in
quello che può essere considerato uno dei capolavori della
drammaturgia popolare per marionette di ogni tempo: Macbeth,
ovvero l'assassinio di Duncano Re di Scozia.
Scritto da Ariodante Monticelli intorno al 1850, e ripreso
da vari marionettisti, il copione si sviluppa sulla suggestione
del capolavoro verdiano, i cui numerosi echi formano quasi
un'ossatura portante. Si tratta di un testo in prosa,
anzi di una delle più antiche versioni italiane non musicali
del capolavoro shakesperiano, ma che trova un suo plus
valore scenico proprio nella memoria della musica verdiana.
La scelta di un intreccio melodrammatico a forti tinte
si unisce a una grande sapienza drammaturgica, dove la
sintesi sicura del dialogo e la ricchezza degli effetti
sceni ci si innestano su un'azione che procede per rapide
scene. Di grande interesse è l'inserimento del personaggio
comico. Per questa lettura è stato scelto Gianduja che,
in qualità di zanni piemontese, conferisce al lavoro un'innegabile
originalità. Tragico e comico si mescolano continuamente
nel copione, secondo la più genuina tradizione del teatro
popolare. In questo contesto il personaggio di Macbeth
si colora di tinte inedite e di grande effetto scenico,
imparentandosi con i grandi "dannati" della storia del
teatro, con Don Giovanni in particolare, di cui è ripresa
la fine propria della versione dei comici dell'Arte: quella
per cui l'uomo che sfida la legge di Dio e degli uomini
è destinato non a morire, ma ad essere trascinato vivo
nell'inferno da una torma di demoni.
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GIANDUJA AL MUSEO DEL GUSTO
La
storia e le immagini
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Museo
del Gusto di Frossasco
via Principe Amedeo 42/A Frossasco
Dal
9 febbraio all'8 marzo 2013
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Una
mostra su Gianduja, la tradizionale maschera piemontese
raccontata dalle sue origini sino ai giorni nostri.
L'esposizione
- che si avvale di rari documenti d'epoca provenienti
dal Museo Gianduja di Grugliasco a da varie collezioni
private pinerolesi - è letta soprattutto in chiave enogastronomica,
cogliendo i vari aspetti dell'immagine di Gianduja ripresi
dalla tradizione dolciaria italiana su prodotti tipicamente
carnevaleschi ma non solo… ?
Da
vedere e da gustare.
Istituto
per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare - Museo
Gianduja
in collaborazione con:
Città di Frossasco - Città di Grugliasco - Istituto per
i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare - Museo Gianduia
- Associazione La Terra Galleggiante - L'Eco del Chisone
- L'Eco mese - Comune di Frossasco - Pro loco di Frossasco
- Pro Pinerolo - Associazione Burattini Fratelli Niemen.
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IL GRAN TEATRO DEI BURATTINI DEI FRATELLI NIEMEN
Omaggio al più antico Gianduja del Piemonte
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5
e 6 gennaio 2013
ore
15 e ore 17
Grugliasco
Chalet
Allemand, Parco Culturale Le Serre, via Tiziano Lanza
31
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CITTA'
DI GRUGLIASCO
MUSEO GIANDUJA
ISTITUTO PER I BENI MARIONETTISTICI E IL TEATRO POPOLARE
Tornano
i burattini al Parco Culturale delle Serre per festeggiare
l'Epifania insieme al più antico Gianduja del Piemonte.
Il Gianduja protagonista degli spettacoli di Bruno Eliseo
Niemen è infatti un Gianduja autenticamente popolare,
tramandato da generazioni attraverso la voce viva degli
spettacoli. Bruno Eliseo l'ha imparato da suo padre e
da suo zio, e dai mirabolanti racconti di famiglia, che
è una delle grandi famiglie dello spettacolo viaggiante
italiano e che ne ha fatto la storia.
In scena rivivranno irresistibili "cavalli di battaglia"
buratineschi come Gianduja e l'acqua miracolosa, Il castello
dei briganti, o La storia d'la vaca rusa, ovvero Gianduja
guardiano del cimitero di Costantinopoli.
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