HomeChi siamoAttualitaProgrammaCollezioniProgettiMostrePubblicazioni

CALENDARIO 2012

 

NATALE CON PINOCCHIO
mostra a cura di Roberto Cera

Città di Carmagnola Biblioteca
Civica di Carmagnola
Edizioni Antonio Attini
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare


 

 

Chiesa di Sant'Agostino - Carmagnola
14 dicembre 2012 - 6 gennaio 2013

 

Cinquanta sono le opere a tema "pinocchiesco" in esposizione, tra cui spiccano creazioni originali firmate da artisti contemporanei quali Enrico Colombotto Rosso, Lorenzo Stea, Paolo Fresu, Dorothy Bhawl, Manon Gauthier, Leonid Sergeev, Paolo Novelli, Sarolta Szulyovsky.
Con l'occasione sarà presentato il volume Il mio Burattino, scritto e illustrato da Luca Stella e pubblicato dalle Edizioni Attini.

Opere esposte di: Domenico Amato, Manuela Adreani, Fabiana Attanasio, Dorothy Bhawl, Luca Braidotti, Franco Bruna, Haider Bucar, Cantidipinti, Andrea Castellani, Alessandro Chiarella, Ottavia Cimmino, Enrico Colombotto Rosso, Elisa Copparoni, Francesca Cosanti, Anna Curti, Micaela Delfino, Simone Del Sere, Mirco Denicolò, Gabriele Di Caro, Fatti Di C'Arte Mariapia, Romano Frea, Paolo Fresu, Fratesco Gallo, Manon Gauthier, Luisa Gianfelici, Beny Giansiracusa, Daniela Giarratana, Chiara Giorgiutti, Maria Iannello, Antonio La Malfa, Mauro Lovisetti, Krisztina Maros, Marco Martellini, Manuela Merlo, Darinka Mignatta, Elena Monaco, Paolo Novelli, Daria Palotti, Erminia Pedata, Ramona Pepegna Bianchini, Gianluca Puledda, Alessandro Ripane, Marco Salogni, Manuela Scarfò, Leonid Sergeev, Mattia Simeoni, Lorenzo Stea, Luca Stella, Sarolta Szulyovsky, Stefano Tirasso, Linda Toigo.

 

stampa

 


PIP 2012
Lost in the Woods
prima assoluta

 

 

Cavallerizza Reale, Manica Corta
Mercoledi 17 Ottobre
ore 22.30

nel ambito del festival INCANTI

 

Spettacolo risultato del Progetto Incanti Produce 2012

Di e con la regia di Andrew e Kathy Kim della Compagnia THINGUMAJIG THEATRE.

Con Marco Ceccotti, Raffaella Gardon, Francesco Picciotti, Zosia Stella Sawicka, Brigid Vidler.

"Lost in the Woods" è una raccolta di vignette di teatro visuale ispirate dalle ombre lasciate dai Fratelli Grimm.
Utilizzando carta, cartone, tessuti, movimento, musica, luce e poche parole, i registi Kathy e Andrew Kim del Thingumajig Theatre porteranno i partecipanti al PIP ad estrarre l'essenza da storie familiari e ad interpretarle in innovative e viscerali narrazioni per pupazzi.

 

 

Foto

 

 

LIBRI DI FIGURA
nel ambito del festival INCANTI

 

Torino
Casa del Teatro, Caffetteria

Domnica 21 Ottobre
ore 19.00

 

 

 

in collaborazione coll´Istituto per I Beni Marionettistici e il Teatro Popolare.

IL MONDO DELLE FIGURE.
Burattini, marionette, pupi, ombre

a cura di Luigi Allegri e Manuela Bambozzi
Carocci Editore, settembre 2012.

350 pagine di saggi, teorie, nomenclature, spunti metodologici, repertori. firmati da Luigi Allegri , Luí Angelini, Manuela Bambozzi, Hélène Beauchamp,Alfonso Cipolla, Stefano Giunchi, Michele Guerra, Alberto Jona, John MCCormick, J.Meléndrez Chas, Rosario Perricone, Didier Plassard, Arturo Carlo Quintavalle.

 

Stampa

 

Burattini alle Serre
VII Rassegna di Teatro di Figura

Grugliasco
Parco Culturale Le Serre
via Tiziano Lanza, 31

Ingresso Libero

 


Domenica 1 luglio - ore 17,30

 

Domenica 8 luglio - ore 17,30


Domenica 15 luglio - ore 17,30

 

Domenica 15 luglio - ore 21,30

 

Regione Piemonte
Citta' Di Grugliasco
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
in collaborazione con Oltreilponte Teatro

 

 

Oltreilponte Teatro
LA GATTA CENERENTOLA

Drammaturgia di Valentina Diana, Beppe Rizzo
Con Fabiana Ricca e Beppe Rizzo

Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta, anche a lei, come a tutti, capita di commettere degli errori. Come Cenerentola, anche lei cade in disgrazia deve subile le angherie di matrigne e sorellastre. Così, poco a poco, Zezolla, il cui soprannome è Gatta Cenerentola, per il suo andarsene randagia, sola e selvatica, per le cucine, col volto sporco di cenere, da fanciulla diventerà ragazza e poi adulta.

 

Opera Pupara Orlando Papa
FIORDALISO o IL GRANDE MAGO FUNESTÒL

Scene, pupi e costumi di Salvatore Papa
Regia di Francesco Orlando

Salvatore Papa, puparo ottantenne figlio d'arte, propone con Francesco Orlando la tradizione antica dell'Opera dei Pupi, attraverso una rivisitazione fiabesca che racconta del rapimento della principessa Fiordaliso da parte del gran mago Funestòl. La festa a corte è rovinata. Il re e la regina sono inconsolabili. Ma due eroici cavalieri partiranno alla ricerca della principessa, pronti ad affrontare draghi e mille pericoli pur di trarla in salvo. Ma un'amara profezia incombe. Presso la fontana dell'oblÌo la storia diventerà tragica, ma la resa dei conti con il funesto mago non mancherà.

 

 

 

Stilema - Unoteatro
CANZONCINE ALTE COSI'

di e con Silvano Antonelli

Un inedito recital di canzoni, che parlano dei bambini e della loro vita. Le abbiamo trovate, mentre facevamo il teatro, dentro un armadietto di scuola materna; dietro la copertina di un libro di fiabe; sotto un piatto di minestrina. Attorno ad esse abbiamo radunato la "Toys Band", un'orchestra di otto giocattoli che suonano: un orso alla batteria, un serpente al flauto, due conigli ai saxofoni, tre dinosauri fanno il coro. Insomma Canzoncine alte così, per accompagnare gli spettatori grandi e piccoli fuori dal teatro e non lasciarli più.

 

Compagnia L'Elmo di Mambrino
CARBONE
Spettacolo per attori e ombre thailandesi nang ta lung
di Claudio Caprotti
ispirato ad Acarnesi e La Pace di Aristofane
con Amedeo Anfuso, Claudio Caprotti, Paola Plebani, Davide Solenghi

Si parte da Aristofane, specchio tumultuoso della prima democrazia occidentale, quella di Atene, evitando un accesso ossequioso e 'paludato' alle opere antiche. Nello spettacolo si agita un nodo molto attuale: sono posti a confronto due modi di volere la pace (attivo e fideistico), impersonati dai due popolani protagonisti delle rispettive commedie di Aristofane; testimone ed arbitro, il coro dei carbonai di Acarne, tipici provinciali dall'orizzonte limitato. La pace non è lì a portata di mano, comunque non è ideologia, ma quotidiano stato che si tocca, si mangia. la sua concretezza è bisogno primario, non solo vaga aspirazione da utopisti. Le sagome del teatro popolare 'nang talung' impiegate in questo lavoro hanno una allegra brutalità, che bene si adatta adattarsi all'antico popolo greco (o a quello di oggi?).

 

 

 

 

f i g u r e d i n o t t e

7a edizione

P U P A Z Z I I N M U S I C A

Torino
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
corso Galileo Ferraris 266

Sabato 12 maggio 2012

 

 

Il teatro di figura trova nella musica una delle sue dimensioni ideali: l'impalpabilità della musica s'intreccia alla leggerezza delle figure, l'incorporeità alla mancanza di gravità. Da quell'incontro scaturisce la fascinazione di un mondo che sovverte le regole del reale e che diventa una porta spalancata su un immaginario dove l'impossibile diventa possibile. Ma sempre la figura è anche sguardo critico del quotidiano, pennellato di grottesco e di umorismo. Il comico sa tuffarsi nel poetico e il poetico nel comico in un teatro che cancella le barriere tra generazioni, offrendosi come straordinario linguaggio universale.

ore 21.00 - sala piccola
(prenotazione obbligatoria)

HO VISTO IL LUPO
Il Dottor Bostik (Torino)

originale interpretazione del Pierino e il lupo di Prokofiev, la fiaba è raccontata solo con la musica, le marionette e gli oggetti

 

 

 

ore 22.00 - sala grande

HEARTBEAT
Claudio Cinelli - Le porte girevoli (Firenze)

uno spettacolo di sketch dedicato all'amore, unisce il moderno teatro di figura con la danza e il mimo; il virtuosismo alla fantasia.

 

 

 

ore 23.30 - sala piccola

CREATURE DI MUSICA. IL TEATRO DEI PICCOLI DI VITTORIO PODRECCA
Istituto per i Beni Marionettistici e Teatro Popolare

Attraverso rari filmati d'archivio, Alfonso Cipolla ci racconta la straordinaria avventura del più eclatante esperimento di teatro d'arte italiano del Novecento

ore 00.15 - caffetteria

 

 

ZZZZZ
Compagnia Burambò (Foggia)

Gioco teatrale e musicale di mani e pupazzi in gommapiuma con buffet della notte

Nel foyer, durante gli intervalli: BOSTIK JAZZ BAND IN CONCERTO

 

Circus Parade
Concerto spettacolo
musiche di Julius Fucik, Nino Rota, Igor Stravinsky.

 

 

Teatro Coccia di Novara

domenica 6 maggio 2012 ore 21

e

Grugliasco - teatro le Serre

Mercoledi 20 giugno 2012 ore 21.30

 

 

 
Istituto Superiore di Studi Musicali "Conservatorio Guido Cantelli" di Novara
Cirko Vertigo
in collaborazione con Festival Fiati
Festival Sul Filo del Circo
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare

Circus Parade nasce dall'incontro di due festival ad alta speci?cità che rappresentano due eccellenze nel variegato panorama dei festial teatrali e musicali che caratterizzano l'offerta culturale del territorio piemontese. Il Festival Fiati del Conservatorio di Novara e il Festival Sul Filo del Circo di Grugliasco, unitamente alla compagnia Cirko Vertiko e all'Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, iniziano pertanto un percorso di collaborazione e di interscambio, all'insegna di una produzione che si con?guri ad un tempo come festa, apertura ai giovani artisti e reciproca sollecitazione. La serata, all'interno del Festival Fiati vedrà protagoniste le evoluzioni degli artisti del Cirko Vertigo che si esibiranno sulle note di celebri compositori quali Julius Fucik, Nino Rota, Igor Stravinsky e molti altri i cui capolavori hanno costituito la colonna sonora della storia del circo moderno.

 

 

 

 

 

Angeli e Demoni di Sicilia.
I cartelli dell'Opera dei Pupi della compagnia Pennisi-Macrì

mostra a cura di Vincenzo Abbate.

Nel ambitu della rassegna Alba di narrare

 

 

Grugliasco
Chatel Allemand, Parco Culturale Le Serre,

20 aprile ore 17
La mostra rimarrà aperta fino al I maggio.
Orari 16-19.

 



 

 

 

Regione Piemonte Città di Grugliasco Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte

Angeli e demoni di Sicilia è una delle moltiplici declinazioni possibili della lotta cosmica tra Bene e Male: un tuffo in un immaginario popolare violentissimo, che vede le due forze contrapposte attraverso il filtro letteraio dell'epica cavalleresca trasformata in favola. Mostri, demoni, creature orrende e mitologiche combattono contri i paladini che incarnano il Bene, in un mondo ancorato a un medioevo fantastico dove permane la credenza del diavolo come persona, come creatura viva, antagonista, tesa alla dannazione dell'uomo.
La tradizione dei cartelli dell'Opera dei Pupi a Catania risale agli inizi del '900, ad opera di Francesco Vasta, un operaio addetto allo scarico delle navi. Questi non potendo pagare tutte le sere il biglietto d´ingresso al teatro, propose di averlo in cambio di un cartello che avrebbe pubblicizzato lo spettacolo della giornata. Così nel 1908 iniziò a realizzare grandi cartelloni unendo due fogli di carta da imballaggio per poi dipingere a tempera la scena madre che avrebbe caratterizzato la serata. In breve Francesco Vasta divenne assai richiesto, diventando a tutti gli effetti considerato il caposcuola dei cartellonisti siciliani di tutti i tempi. Le sue opere inconfondibili, dal forte impatto visivo, sono ora presenti in numerosi musei e nella collezione Pennisi-Macrì che qui in parte si presenta.

 

La mostra "dal vivo"

 

 

L'ALBA DEL NARRARE
IV edizione

 

Grugliasco
Parco Culturale Le Serre
via Tiziano Lanza, 31

20 aprile - 1 maggio 2012

 

Chatel Allemand, Parco Culturale Le Serre

20 aprile - ore 17.00 h

La mostra rimarrà aperta fino al I maggio. Orari 16-19.

 

 

Chatel Allemand, Parco Culturale Le Serre

22 aprile - ore 19

 

Villa Boriglione, Parco Culturale Le Serre

27 aprile - ore 19

 

Chatel Allemand, Parco Culturale Le Serre

28 aprile - ore 19

 

Chatel Allemand, Parco Culturale Le Serre

29 aprile - ore 19

 

Regione Piemonte Città di Grugliasco Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte

L'alba del narrare, non è né un festival né una rassegna teatrale. Vuol essere un'occasione per rintracciare sopravvivenze d'un teatro delle origini: un teatro che non sia spettacolo fine a se stesso, ma accadimento, festa, parola che si fa immagine e immagine che si fa parola; un teatro che prima di tutto sia espressione di una comunità o di un popolo di cui riflette la realtà tuffata nel meraviglioso dell'immaginazione. Ma vuol essere anche un momento d'ascolto di memorie sull'orlo dell'oblio, perché, come ricordava Gian Renzo Morteo, il teatro è il recupero del passato, messa in discussione del presente, progettazione del futuro.

Giunta alla sua IV edizione la manifestazione, programmata del 20 aprile al I maggio, ruoterà intorno alla mostra Angeli e Demoni di Sicilia, un'esposizione di cartelli dell'Opera dei Pupi provenienti dalla collezione Pennisi-Macrì di Acireale, e aventi come soggetto l'eterna lotta tra il Bene e il Male. Le vivide raffigurazioni di mostri, demoni e creature angeliche rimandano ad un immaginario popolare straordinariamente espressivo, che trasforma fantasticamente l'esperienza del Male e del Bene nella loro personificazione, facendo dell'Opera dei Pupi uno spettacolo pressoché unico, inserito non a caso dall'Unesco nel novero dei beni immateriali patrimonio dell'umanità.

La mostra e eventi spettacolari proposti vogliono essere un invito a interrogarsi sul senso del destino dell'uomo, a partire dalle memorie di un passato che ha la forza di parlare a un presente assediato dal Male.

17 Angeli e Demoni di Sicilia.
I cartelli dell'Opera dei Pupi della compagnia Pennisi-Macrì
mostra a cura di Vincenzo Abbate.

Angeli e demoni di Sicilia è una delle moltiplici declinazioni possibili della lotta cosmica tra Bene e Male: un tuffo in un immaginario popolare violentissimo, che vede le due forze contrapposte attraverso il filtro letteraio dell'epica cavalleresca trasformata in favola. Mostri, demoni, creature orrende e mitologiche combattono contri i paladini che incarnano il Bene, in un mondo ancorato a un medioevo fantastico dove permane la credenza del diavolo come persona, come creatura viva, antagonista, tesa alla dannazione dell'uomo.
La tradizione dei cartelli dell'Opera dei Pupi a Catania risale agli inizi del '900, ad opera di Francesco Vasta, un operaio addetto allo scarico delle navi. Questi non potendo pagare tutte le sere il biglietto d´ingresso al teatro, propose di averlo in cambio di un cartello che avrebbe pubblicizzato lo spettacolo della giornata. Così nel 1908 iniziò a realizzare grandi cartelloni unendo due fogli di carta da imballaggio per poi dipingere a tempera la scena madre che avrebbe caratterizzato la serata. In breve Francesco Vasta divenne assai richiesto, diventando a tutti gli effetti considerato il caposcuola dei cartellonisti siciliani di tutti i tempi. Le sue opere inconfondibili, dal forte impatto visivo, sono ora presenti in numerosi musei e nella collezione Pennisi-Macrì che qui in parte si presenta.

Ironia demoniaca tra figure e suoni contorti
incontro-concero con il Progetto Architorti

Efix Puleo, violino; Marco Gentile, violino; Elena Saccomandi, viola; Marco Robino, violoncello; Paolo Grappeggia, contrabbasso

La serata è strettamente correlata alla suggestione della mostra Angeli e Demoni di Sicilia. Gli Architorti, ensemble guidato dal violoncellista Marco Robino, creano musiche e suoni per momenti artistici "vivi" ed assemblabili a seconda delle specifiche situazioni, ricercando e sviluppando un repertorio eterogeneo e duttile alle diverse esigenze esecutive. Il nome stesso "Architorti" richiama sentimenti camaleontici e in questa occasione loro si divertiranno a proporre folgoranti commenti immersi in un orizzonte di immagini angeliche e demoniache capaci di prendere voce anche attraverso le loro note.

foto

 

La tragica storia del dottor Faust
di e con Alfonso Cipolla e Giovanni Moretti
regia di Luca Valentino.

Si racconta il mito di Faust: la storia di un uomo disposto a dannarsi per sete di conoscenza.
Si racconta in due modi diversi: con la sola parola e con le sole immagini. In due momenti distinti e chiusi in se stessi. Ma la diversità è solo apparente. Le parole, così come le immagini, rimandano ad altro: a ciò che non c'è, a ciò che è alluso, a ciò che viene evocato dall'immaginazione di chi sta ascoltando o guardando.
A parlare è Giovanni Moretti. A far vedere è Alfonso Cipolla.
Parole antiche e oggetti antichi. Sempre e comunque un uomo solo, a far vivere frammenti, a riconsegnare una storia, a scandire il tempo del sapere. Quell'uomo solo, che riplasma continuamente ciò che sa, è come Faust solo, che nel chiuso della sua cultura è intento a immaginare risposte a un mondo da lui stesso costruito.

 

 

 

Profumo di Acheronte.
Incontro-concerto con Oliviero Pari (basso) e Michiyo Watanabe (pianoforte).

L'eco grave della voce di basso trama la storia del melodramma tra solennità e rarefazione, tra orrore e grottesco. È la voce degli "spiriti magni" dell'antichità e dei profeti del Vecchio Testamento, ma è anche la voce di Plutone, signore dell'oltretomba pagano, e di Lucifero, re degli abissi di un inferno cristiano popolato da diavoli e fiamme.

Da Monteverdi a Lully, da Verdi a Boito, da Gounod a Berlioz e a molti altri, il mistico e il demoniaco sembrano avere un'unica voce, raffigurazione di un incognito ultraterreno.

 

 

 

Bestiame etimologico
di Marco Gobetti
con Giovanni Moretti e Marco Gobetti.

Bestiame etimologico, pur essendo un testo dell'oggi, si pone nella prospettiva di proiettarsi a ritroso nel tempo, per rintracciare il valore della parola quale atto di creazione.
A prendere corpo è una cosmogonia che nasce dalle parole, appunto, che si inanellano in forma di favola, segnando il destino dell'umanità. Come ogni cosmogonia, anche questa è visionaria e imprevedibile, di disarmante semplicità quanto stupefacente. Logos si diceva per parola. Un dono che gli uomini hanno esaltato sublimandolo in poesia, la quale non fu scrittura, ma furiosa oralità.

 

LA GATTA CENERENTOLA
OLTREILPONTE TEATRO

Beppe Rizzo e Fabiana Ricca
hanno ricevuto il

PREMIO Giocateatro 2012
per lo spettacolo
LA GATTA CENERENTOLA


Al Festival Giocateatro 2012

CASA TEATRO - LABORATORIO 3

Venerdì 20 aprile ore 18.30 e ore 20.00
Sabato 21 aprile ore 11.30

 

 

in collaborazione coll´ Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare nell´ambito del progetto FIABA POPOLARE ITALIANA

Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta, anche a lei, come a tutti, capita di commettere degli errori. Nonostante queste differenze, anche Zezolla, come Cenerentola, cade in disgrazia e viene segregata e disprezzata all'interno della sua stessa famiglia. Queste avversità, per quanto dure da sopportare, non sono però gratuite, anzi; trovarsi a fronteggiarle la renderà forte e le darà fiducia in se stessa. Così, poco a poco, Zezolla, il cui soprannome è Gatta Cenerentola, per il suo andarsene randagia, sola e selvatica, per le cucine, col volto sporco di cenere, da fanciulla diventerà ragazza e poi adulta. Grazie al sostegno delle fate dell'isola di Sardegna, Zezolla riuscirà nel difficile compito di affrontare il mondo fuori dall'angusto contesto familiare e a capire che anche se la sua vita non può essere una fiaba, sarà, pur sempre, una bella vita da vivere. Chissà che magari un giorno non sia proprio lei, Zezolla, a raccontare una fiaba alla propria figlia, perché, come era accaduto a lei, ne possa un giorno far tesoro.

Dai 4 anni

foto

stampa

 

 

IL MITO DIETRO LA PORTA
BURATTINI, IMMAGINI, FIGURE DI FRANCESCA MORETTI

Mostra e catalogo a cura di Alfonso Cipolla

 

Grugliasco
Villa Boriglione - Museo Gianduja - Parco Culturale Le Serre via Tiziano Lanza 31,

23 marzo - 1 aprile 2012

 

 

 

 

Un omaggio a Francesca Moretti, allieva di Casorati, Menzio e di Kokoschka, che alla fine degli anni '60 ha realizzato burattini stupendi per spettacoli storici che hanno segnato la nascita del moderno teatro di figura e del teatro ragazzi.

Francesca Moretti pensa ai burattini in un tempo in cui la fine di quel teatro pareva imminente. La maggior parte delle famiglie di tradizione erano, infatti, costrette ad abbandonare il mestire, per l'inesorabile restringersi della funzione sociale dei loro spettacoli, e molte vendevano i materiali dell'arte. In un quadro generale di ripensamento del teatro, ci fu anche chi si avvicinò a quegli strumenti antichi, accorgendosi poi in breve che quella tradizione era irripetibile, fondata com'era su una sapienza difficilmente riproducibile. È il caso della Compagnia dei Burattini di Torino (poi Teatro dell'Angolo), un gruppo all'epoca di giovani attori la cui esperienza si colloca alle radici del nuovo teatro di figura e del teatro ragazzi. In un clima diffuso di recupero ideologico del popolare, la lettura di un saggio fondamentale come Marionette e burattini di Roberto Leydi gioca un ruolo determinante per tentare vie di rifondazione. Anche Francesca, legata da sempre al gruppo, legge il libro di Leydi, maturando l'idea che occorressero burattini nuovi per recuperare, almeno in parte, i valori che si erano affermati lungo tanti secoli di spettacoli burattineschi. Nasce così, nel biennio 1967-68, il primo storico spettacolo, Sante Caserio. Dramma di anonimo per marionette, basato su due copioni della tradizione incentrati sulla vita e la morte dell'anarchico Sante Caserio: l'uno della famiglia Rame, il secondo della famiglia Ajmino-Pallavicini.

Seguono quel primo spettacolo anni di produzione intensissima. Francesca trova ispirrazione nel Teatrino di don Cristòbal di Garcia Lorca: altra variante poetica della ricerca di un popolare possibile. E poi nelle novelle del Pentamerone di Basile, nelle fiabe raccolte da Calvino, nel teatro giacobino, nelle vite dei martiri. I suoi burattini si dilatano, suscitando pietà e tenerezza, fissandosi in un accento, immortalando un attimo in attesa che un attore lo faccia rivivere. È questo clima di sospensione la caratteristica più peculiare dell'opera di Francesca Moretti, nei burattini, come nella sua pittura, sapendo cogliere l'ombra del mito nel gesto quotidiano: un'istantanea sotteatta al fluire del tempo come pertugio e varco verso storie eterne, eternamente da raccontare.

Infermo, burattino per il Teatrino di don Cristòbal (1968) di Garcia Lorca
Oste, burattino per La storia di Antuono (1969) da Giovan Battista Basile.
Masella, burattino per La storia di Antuono (1969) da Giovan Battista Basile.

 

 

 

BESTIAME ETIMOLOGICO
Lettura scenica di Marco Gobetti

Torino
Caffè della Caduta (via Bava 39)

Venerdi, 9 marzo 2012 ore 21:00 Sabato, 10 marzo 2012 ore 22:00


Gambettola (FC)
Sala del Centro culturale F. Fellini - Corso Mazzini 73
Nell'ambito del festival "Arrivano dal mare!"

Venerdì 21 settembre 2012, ore 22.30

 

 

 

Compagnia Marco Gobetti in collaborazione con Istituto per i Beni Marionrettistici e il Teatro Popolare

con Giovanni Moretti e Marco Gobetti

La storia di un pesce che il caso costrinse a tentare di vivere fuor d'acqua: di come incontrò così gli animali d'aria e di terra e di come, conoscendo le loro incredibili avventure, finì anche lui per viverne una - forse la più incredibile di tutte.

Lo spettacolo ama i suoni fin dal loro principio, i suoni che poi sono diventati parola: "logos" si diceva per parola. Un dono che gli uomini hanno esaltato sublimandolo in poesia, la quale non fu scrittura, ma furiosa oralità. Gli attori non hanno bisogno di muoversi perché cercano di creare uno spazio sonoro. Non debbono dire a memoria perché le parole possano affiorare nuove sulle loro labbra. Scommettono sui suoni.

 

 

 

PIP Progetto Incanti Produce 2012
a cura di Alberto Jona, Jenaro Melédrez Chas, Trude Kranzl

 

Grugliasco
Chalet Allemand - Villa Boriglione

Workshops

Primo periodo:
dal 27 agosto (lunedì) fino al 13 settembre (giovedì) 2012. Creazione.

Secondo periodo:
dal 12 ottobre (Venerdì) fino al 16 (Martedì) 2012. Prove e presentazione a INCANTI.

Presentazione
all'interno della programmazione di INCANTI


 

 

 

Festival Internazionale Incanti, in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Grugliasco e l'Istituto per I Beni Marionettistici e il Teatro Popolare

PIP 2012 con Kathy & Andrew Kim (fondatori della compagnia inglese Thingumajig Theater) come direttori ospiti.

Il PIP (Progetto INCANTI Produce) promuove ogni anno una produzione speciale da includere nel programma della Rassegna INCANTI, risultato di un laboratorio tenuto da direttori ospiti di fama internazionale nel mondo del Teatro di Figura.

Il progetto si rivolge a studenti e professionisti del Teatro di Figura.

Il PIP 2012 avrà come titolo "dalla pagina al palcoscenico: Come trasformare le storie in teatro visuale dinamico".
Ad ogni partecipante verrà chiesto di portare la sua fiaba popolare preferita e attraverso il workshop sarà portato a scrivere, progettare, costruire e provare una nuova produzione breve. Lavorando con i registi Kathy e Andrew Kim del Thingumajig Theatre, i partecipanti impareranno a trasformare un'idea in una performance. Ogni partecipante, portando la sua fiaba popolare preferita, sarà guidato attraverso il workshop nella scrittura, progettazione, costruzione e prova e dello spettacolo e parteciperà alla produzione.
Tra le tecniche si includono: burattini, marionette, ombre, marionette giganti, oggetti e maschere. Queste forme sono suggerite dalle esigenze della storia come è nello stile di Thingumajig Theatre.
I partecipanti potranno anche imparare a creare immagini veloci e efficaci attraverso la costruzione in cartone e cartapesta. Inoltre impareranno sull'importante ruolo della musica, soprattutto dal vivo, nel teatro visuale.

La produzione finale, presentata al Festival Incanti, sarà la raccolta di brani studiati durante il workshop tessuti insieme in una cornice narrativa creata da Kathy e Andrew Kim. La produzione sarà in gran parte senza parole, con stili diversi di teatro visuale e musica dal vivo.

Per i partecipanti che arrivano da lontano il PIP offre vitto e alloggio durante il periodo di produzione. Le spese di viaggio, invece, non sono coperte.

L'ospitalità sarà offerta per tutto il periodo di creazione e prove, fino alla data di debutto del lavoro. I partecipanti riceveranno anche dei pass omaggio per tutti gli spettacoli dell'edizione.

L'alloggio sarà presso la residenza universitaria EDISU in Grugliasco. Per i pranzi, il Comune di Grugliasco offre dei voucher validi per ristoranti a Grugliasco e Torino. Le cene saranno organizzate in un ristorante vicino al luogo di lavoro.

I luoghi di lavoro e di prova sono lo Chalet Allemande del Parco Le Serre di Grugliasco (Torino) e la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.

I richiedenti dovranno inviare entro il 30 Maggio 2012 all'indirizzo email info@festivalincanti.it una presentazione/curriculum (traduzione inglese richiesta) e il modulo di richiesta (scaricabile da www.festivalincanti.it) specificando interessi, motivazioni e aspettative.
La selezione dei partecipanti al PIP avverrà entro la fine di Giugno 2012 attraverso la valutazione dei profili dei richiedenti ed eventualmente con un'intervista personale.
Ai partecipanti selezionati sarà richiesto di firmare un accordo impegnandosi a non lasciare il progetto fino al suo compimento..

 

 

 

50 ARTISTI PER PINOCCHIO
a cura di Antonio Attini

 

 

Grugliasco
Villa Boriglione - Museo Gianduja - Parco Culturale Le Serre via Tiziano Lanza 31,

dal 17 febbraio al 04 mars 2012

Inaugurazione
Venerdì 17 febbraio ore 17


 

 

Regione Piemonte - Città di Grigliasco - Istituto per i beni marionettistici e il teatro popolare
In collaborazione con
BIBLIOTECA CIVICA "PABLO NERUDA" GRUGLIASCO
EDIZIONI ANTONIO ATTINI
GALLERIA D'ARTE DAVICO

Pinocchio ha da pochi mesi compiuto 130 anni, essendo nato ufficilamente il 7 luglio del 1881, allorquando comparve per la prima volta a puntate sulle pagine del "Giornale per i Bambini" diretto da Ferdinando Martini. Da quella storica pubblicazione - di cui gli archivi dell'Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare conservano una preziosa copia - la corsa di Pinocchio non si è mai fermata, e quello che doveva essere un racconto scritto quasi per caso si è trasformato nel libro più letto e venduto in assoluto della letteratura italiana che annovera ben oltre 240 traduzioni in altrettante lingue.

Ma Pinocchio è anche il principe dei libri illustrati, che proprio all'estro di artisti come Mazzanti, Chiosti o Mussino deve gran parte della sua fortuna. Ogni generazione ha avuto il suo Pinocchio: il suo mondo incantato, popolato di Geppetti e Mangiafuoco, Gatti e Volpi, Grilli parlanti e Fatine turchine è capace di accendere l'immaginazione quasi in maniera inesauribile. Un'ulteriore riprova è venuta dal Concorso "Illustra Pinocchio" ideato dalle Edizioni Antonio Attini, che in un batter d'occhio ha raccolto 470 illustrazioni originali provenienti da tutto il mondo.

Ora una selezione di quelle tavole, come "pinocchiesco" spaccato fantasmagorico, è presentata nella mostra 50 artisti per Pinocchio, allestita al Museo Gianduja nel Parco Cultirale Le Serre di Grugliasco su iniziativa dell'Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare in collaborazione con la Galleria d'Arte Davico e le Edizioni Attini.

Artisti presenti in mostra: Domenico Amato, Manuela Adreani, Fabiana Attanasio, Stefano Bessoni, Luca Braidotti, Franco Bruna, Haider Bucar, Francesco Saverio Cancelliere, Cantadipinti, Andrea Castellani, Alessandro Chiarella, Ottavia Cimmino, Elisa Copparoni, Francesca Cosanti, Micaela Delfino, Simone Del Sere, Mirco Denicolò, Romina De Rossi, Gabriele Di Caro, Fatti Di C'Arte Mariapia, Beny Giansiracusa, Manon Gauthier, Luisa Gianfelici, Daniela Giarratana, Chiara Giorgiutti, Maria Iannello, Antonio La Malfa, Mauro Lovisetti, Krisztina Maros, Marco Martellini, Manuela Merlo, Darinka Mignatta, Elena Monaco, Paolo Novelli, Daria Palotti, Erminia Pedata, Ramona Pepegna Bianchini, Gianluca Puledda, Alessandro Ripane, Marco Salogni, Riccardo Scanu, Manuela Scarfò, Leonid Sergeev, Laura Sighinolfi, Mattia Simeoni, Luca Stella, Sarolta Szulyovsky, Stefano Tirasso, Linda Toigo, Marisa Vestita.

Per l'occasione la Biblioteca Civica "Pablo Neruda" di Grugliasco, che detiene una splendida raccolta di libri illustrati per l'infanzia, esporrà le sue più belle edizioni di Pinocchio.

 

stampa

 

 

GIORGIO BENFENATI Il burattinaio del Valentino
mostra a cura di Alfonso Cipolla e Giovanni Moretti

 

Grugliasco
Villa Boriglione, Parco Culturale Le Serre via Tiziano Lanza 31

dal 27 dicembre 2011 all'8 gennaio 2012

Inaugurazione Martedì 27 dicembre
ore 17,30

Orario mostra: ore 16 - 19


 

 

 

Regione Piemonte - Città di Grigliasco - Istituto per i beni marionettistici e il teatro popolare

Alla stralunata astrattezza dei burattini Giorgio Benfenati ha affidato i suoi affetti, le storie che egli stesso andava creando, la fantasiosa manualità della scultura dei personaggi, cercando la gioia che l'onesto rapporto con il pubblico infantile può regalare.

Per più di vent'anni i suoi spettacoli hanno rallegrato i piccoli spettatori che sedevano di fronte alla sua "baracca" nei giardini del Valentino. Spettatori non soltanto occasionali, quali solitamente sono quelli del teatro di piazza; sovente si potevano incontrare anche i frequentatori assidui per i quali i burattini erano riusciti a creare prima una curiosità, poi un atteso piacere e infine un'aura di amicizia che durava nel tempo.

L'avventura di Giorgio Benfenati è testimonianza della fascinazione che lungo i secoli il burattinaio e i suoi burattini hanno esercitato. Pulcinella e Arlecchino, i personaggi preferiti, non si sottraggono al loro destino di confronto e lotta contro i cattivi, come da sempre è giusto che sia così.

I primi spettatori del nostro burattinaio hanno, oggi, cinquant'anni; gli ultimi poco più di venti. Un arco di diverse generazioni che, grazie a quella sua costante presenza, ha potuto fare esperienza del teatro vivente, della memoria di un'arte antica, e, ci auguriamo, ne possa ancora con piacere conservare il ricordo.

Giorgio Benfenati è scomparso il 30 maggio del 2002. Ma ora una nuova storia si aggiunge alle tante storie da lui inventate. Si tratta, però, di una storia reale che ha portato il figlio Carlo a donare generosamente all'Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare quanto era rimasto del teatrino del padre. Da quell'atto mosso da un affetto profondo è nata la mostra che ora si presenta.

biografia