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La tradizione marionettistica in Piemonte

 

Le ricerche avviate negli anni hanno evidenziato come il Piemonte possa essere considerato una delle culle dello spettacolo con marionette non solo in Italia, ma anche in Europa. Si tratta di un fenomeno dalle vastissime proporzioni, caratterizzato, dall ´attività di molte famiglie marionettistiche e dalla creazione di maschere originali: Gerolamo, Gironi, Gianduja, Famiola. Alcune compagnie emigrano e trovano fortuna altrove. È il caso, ad esempio, del torinese Giuseppe Fiando che nei primi dell´Ottocento apre a Milano un teatro poi talmente famoso da essere citato in tutte le guide, italiane e francesi, diventando una tappa d´obbligo per I viaggiatori del tempo, tra cui i fratelli Goncourt e Gustave Flaubert. Ma già in tutta la seconda metà del Settecento lo spettacolo con marionette e burattini era popolarissimo: ne fanno fede le decine di nomi ritrovati che aprono nuovi fronti di studio. Un nome fra tutti: quello di Teresa Gioannini Gandolfo, che per quasi mezzo secolo, pur tra mille difficoltà, è una tenace protagonista delle scene torinesi. Una donna che nel XVIII secolo gestice una compagnia tutt´altro che piccola e amministra se stessa, è figura eccezionale, e non solo nel mondo dello spettacolo. Ma il secolo d ´oro sarà l´Ottocento con le compagnie del già citato Fiando, di Giovanni Battista Sales e Gioacchino Bellone, delle famiglie Lupi, Colla, Monticelli, Rizzi, Razzetti, Rame, Ajmino, Pallavicini, Marengo, Burzio, e poi Sarina, Gambarutti, Concordia, Niemen... per citare solo la realtà maggiori di un fenomeno teatrale unico nel suo genere.

 

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